In un clima di statica attesa, sotto le immagini di alcuni quadri del pittore, si ascoltano in un misto fra lettura/improvvisazione e narrazione, alcune tra le molte lettere intercorse tra Vincent Van Gogh e suo fratello Theo. Le parole sono scandite da piccoli gesti, da semplici momenti di teatro minimo, con una cornice di brani musicali alternati tra chitarra, voce e fisarmonica. Si attende la morte di Van Gogh, il suo 'suicidio sociale' come lo definirà Antonin Artaud, per mostrare la morsa orribile con cui il mondo opprimeva questo grande pittore e ascoltare il senso profondo dei suoi quadri filtrato dalle parole scritte all'amato/odiato fratello
Interprete: Vania Castelfranchi
Musica dal vivo: Mario D'Orazio
Regia: Vania Castelfranchi